Cosa dobbiamo aspettarci da un prodotto in cui si legge "senza parabeni", "senza paraffina", "senza sapone"?
Che sia un prodotto naturale? Che sia un prodotto senza sostanze che vorremmo evitare? No.
Come faccio a riconoscere tutte queste sostanze in un INCI? Ecco alcuni esempi fra le sostanze più utilizzate. Iniziamo
con i parabeni:
Ethylparaben, Butylparaben, Methylparaben, Propylparaben, Isobutylparaben, Isopropylparaben...
... e tutti gli altri affini che terminano allo stesso modo sono sostanze di sintesi spesso nell'occhio del ciclone per vari
effetti tossici che potrebbero indurre nel consumatore finale.
Fra le altre sostanze che spesso si cerca di evitare ci sono i siliconi. I più comuni sono questi:
Cyclomethicone, Cyclopentasiloxane, Cyclohexasiloxane, Trisiloxane, Dimethicone.
Amatissimi dalle over 50 per l'effetto apparente anti-age, per l'effetto morbidezza e setosità che danno alla pelle e
dall'assenza di untuosità. E qui troviamo tutti gli affini alla paraffina:
Petrolatum, Paraffinum Liquidum, Mineral Oil, Microcrystalline Wax.
La paraffina e i suoi simili si trovano in tutte le formulazioni a basso costo proprio perché sono sicuramente fra le sostanze
più economiche usate in cosmetica. La paraffina è ancora molto usata nella cosmetica "curativa", ma direi che ormai si possono
trovare sostanze molto più performanti e abbastanza economiche.
Infine uno sguardo ai polyquaternium-. Questo prefisso è solitamente seguito da un numero.
Sono dei tensioattivi cationici polimerici molto usati in shampoo e condizionanti, ma anche nelle preparazioni per la pelle.
Il loro unico scopo è far apparire bello il capello, definito, luminoso e sano. Non sono dei veri ristrutturanti. La loro
presenza insieme a quella dei siliconi è ciò che rende difficile il passaggio dallo shampoo comune allo shampoo naturale.