L'etichetta...
Questa sconosciuta...
Quando andiamo ad acquistare un prodotto cosmetico, sia esso un semplice sapone per le mani che un prodotto per la cura del corpo è necessario e imparare a leggere l’etichetta. Non la porzione frontale di essa, ricca di claims e figure invitanti in maniera direttamente proporzionale al budget dell’azienda produttrice, ma il retro, scritto in minuscoli caratteri incomprensibili. Quei caratteri sono la nostra UNICA risorsa per l’acquisto di un cosmetico consapevole... Per evitare brutte sorprese al momento dell’utilizzo...
"La fai facile tu che leggi quei caratteri per lavoro…" mi direbbe qualcuno… "ci vuole poco!" rispondo solitamente io ai miei clienti quando cercano soluzioni a problemi cutanei più o meno gravi… solo un po’ di esercizio e, nell’era digitale, una app di facile utilizzo o un sito ad hoc per iniziare a capire le parole fondamentali. Quali sono le prime parole che mi fanno abbandonare un prodotto cosmetico prima dell’acquisto? SODIUM LAURYL SULFATE, SODIUM LAURETH SULFATE, CYCLOPENTASILOXANE; DIMETHICONE, PARAFFINUM LIQUIDUM, ACRYLATES… giusto per fare un esempio. In particolare se queste strane parole sono all’inizio del lunghissimo elenco di ingredienti che compongono un cosmetico e vicino ad esse non c’è nulla che indichi vagamente un ingrediente di origine naturale come un buon olio o un estratto, o un ingrediente chimico buono (non demonizzo la chimica, ma solo i prodotti pessimi nel loro complesso), sarebbe meglio lasciare il prodotto in negozio. Spesso un cosmetico con una composizione chimica ricca di questi ingredienti base è un prodotto molto piacevole da usare: una bellissima schiuma, una bellissima texture, un profumo incantevole... Magari rilassante o energizzante, peccato che a lungo andare questo prodotto si potrebbe rivelare il nemico numero uno della vostra pelle. Secchezza cutanea, irritazioni, arrossamenti sono più spesso causati da un errato utilizzo dei prodotti da bagno che non da una effettiva sensibilità cutanea.